mercoledì 26 febbraio 2014

DIECI COSE DA FARE GIA' CHE SEI IN SVIZZERA

Gli elementi condivisi (lingua, cultura, inni, odii, pregiudizi) che hanno tenuto insieme le nazioni europee per secoli, rendendole fiere e orgogliose dei loro vizi e delle loro virtù, non hanno a conti fatti portato grandi risultati, quanto più grandi guerre. 
La Svizzera ha rinunciato alla passione e alla furia dei popoli molto tempo fa, stando lontana dai conflitti (è paese neutrale dalla fine del 1600), tenendo insieme idiomi diversi e tradizioni diverse, ospitando filosofi, scienziati e artisti (la lista è lunga ed eccellente) in fuga dalle idiozie dei loro Paesi d'origine. 
Nel frattempo (o forse in parte, in conseguenza di tutto ciò), è diventata uno dei paesi più prosperosi del mondo - attirando ricconi d'ogni dove e alimentando così ulteriormente le antipatie dei Paesi vicini.
Se vi interessa scoprire il loro modo di intendere la nazione e la comunità, oltre che le valli e i prodotti tipici, passateci un po' di tempo. 
A noi è capitato per casi della vita e ci ha insegnato molte cose, oltre che suggerire una buona manciata di canzoni. 
Se invece ci capitate per il nostro concerto o per bieco ma ugualmente sano turismo, fatevi ispirare dalle nostre dieci-cose-da-fare-già-che-siete-lì, una delle quali non avremo mai il coraggio di fare.




1 – Creare un buco nero





La Gelmini crede sia un tunnel tra la Svizzera e l’Abruzzo (tra l’altro Chieti di targa fa CH, quindi è comprensibile l’errore), ma in realtà il CERN non si è mai spostato da Meyrin, vicino a Ginevra. Fondato nel 1954 e destinato alla ricerca nucleare per fini nobili (poi di solito nel film arriva il cattivo e addio fini nobili), il CERN è un laboratorio dove scienziati d’ogni dove fanno scontrare particelle con nomi che a scuola non ci hanno mai detto (tipo gli adroni) a velocità orrende in tunnel sotterranei che appunto non sbucano in Abruzzo (il più grande, detto Large Hadron Collider, lo potete percorrere su Google Street View cliccando qui). 
Nel tempo libero poi, inventano cose tipo il World Wide Web (ovvero www, la rete su cui passiamo la maggior parte delle nostre giornate), che inizialmente era un modo per comunicare tra chi lavorava a diversi esperimenti interni al CERN.  
Sul sito, che ha una grafica tipo Tron, potete scoprire come visitarlo.


2 - Mettervi in posa come Freddie Mercury



Quando ti innamori della musica da piccolo, hai bisogno di un Virgilio, di un maestro da seguire bendato fino all’adolescenza almeno – quando incontri altri come te e scopri altri mille mondi e mille maestri. Il mio lo scelsi a 9 anni circa, si chiamava Freddie Mercury ed era morto da una settimana. Imparai tutto di lui e nelle foto di famiglia facevo le sue pose invece di guardare in camera e sorridere. Quando scoprii che gli avevano dedicato una statua in Svizzera a Montreux – paesino dove passò buona parte dei suoi ultimi anni – capii che avevo scelto davvero un grande maestro e adottai la posa della statua in tutte le foto di famiglia seguenti.



3. Buttarvi da una diga come James Bond



Il bungee jumping è una bizzarra attività in cui un uomo si fida oltremodo di una corda e si lancia nel vuoto per fermarsi a tanto così dalla morte e tornar su come una palla rimbalzina. O almeno questa è la definizione di uno che stava per vomitare sul vascello del Luna Park dell’Idroscalo, quindi prendetela con le pinze. 
Può darsi infatti che facciate cose del genere ogni weekend di bel tempo: in tal caso non potete perdervi la cosiddetta Verzasca Dam (seguite per Gordola), diga da far venire le vertigini anche in jpeg e sito per il bungee jumping tra i più celebri al mondo. Merito anche della controfigura di Pierce Brosnan che in Goldeneye si è tuffata al posto mio, placidamente seduto sul divano a rimpiangere Sean Connery. Se volete farvi un’idea senza rivedervi il film, trovate su youtube una miriade di filmati zarrissimi (tipo questo) di gente che lo fa al posto vostro.


4 - Scalare i monti in treno



Tra i mezzi di locomozione che l’umanità ci ha proposto negli anni – l’ultimo è uno strano skate snodabile che fa incazzare chi già non sapeva usare quello vecchio – il treno si è sempre distinto come uno dei più razionali e godibili. Eccezion fatta per i regionali di Trenitalia, il treno non prevede sacchetti per il vomito, permette di leggere, godersi il paesaggio, dormicchiare e attaccare bottone. 
Il Trenino Rosso del Bernina è la dimostrazione che potremmo fare treni ovunque e farli pure carini: questo in particolare fa da Tirano a St.Moritz inerpicandosi su fino a 2253 metri e offrendo panorami da brivido e discussioni di fisica del tipo “come fa a non cadere giù?”.



5. Imparare qualcosa dalle cascate



A ben guardare, le cascate non esistono - sono semplicemente molta acqua che si sposta da un punto più alto a un punto più basso, la stessa acqua che cento metri più avanti cessa di essere fonte di meraviglia. Probabilmente ci appare bello tutto ciò di cui dobbiamo avere paura (in questo caso, tanta acqua che cade tutta insieme) e che possiamo osservare senza rischiare la pelle: la tesi, tutt’altro che inedita, la potete confermare al sicuro davanti alle Cascate del Reno, riadattamento per il mercato europeo delle Cascate del Niagara, con 25 metri di salto e più di 120 di estensione. 
Per arrivarci puntate verso la città di Sciaffusa e una volta lì chiedete a un passante.


6. Far le cose in piccolo



In ciascuna di queste miniguide è stata segnalata un’attrazione dedicata ai lillipuziani e ai suoi simpatizzanti. Non è da meno la Svizzera che, pur piccolina, ha deciso di riprodursi in formato ulteriormente ridotto all’interno di un bel parco sulle sponde del lago di Lugano. Curioso è il fatto che la minisvizzera sia tenuta benissimo mentre il nostro corrispettivo, ovvero Minitalia vicino a Milano, cada a pezzi. Anzi, a ben guardare, è tutt’altro che curioso.



7 – Andare per castelli




Il fascino dei castelli gode di alterna fortuna: chi ha un passato da metallaro o seguace di Harry Potter spesso li porta nel cuore, mentre non ho mai sentito di fan dei Sex Pistols interessati all’articolo – se non per pisciarci sulle mura. Se torri e passi levatoi vi solleticano la fantasia, a pochi passi dalla location del concerto, si erge il castello di Sasso Corbaro, fortezza sforzesca che offre una splendida vista e una ben recensita osteria. 
Non è comunque il solo di Bellinzona, che offre anche Castelgrande e la fortezza di Montebello – che starebbero ugualmente bene su una copertina dei Blind Guardian.


8 – Farsi amica un'aquila



La falconeria è sostanzialmente un tipo di caccia praticato da 4000 anni almeno, basata sul fatto che riesci a fare amicizia con un’aquila che potrebbe staccarti gli occhi in pochi secondi, e le insegni ad andare in giro a uccidere altri uccelli – cosa che comunque farebbe anche per conto suo. Ci sono posti nel mondo in cui la tradizione viene portata avanti con successo e rispetto – uno di queste è appunto la Svizzera – e usata per risolvere problemi ambientali in modo naturale (come far brutto ai piccioni quando serve). 
A Locarno si può visitare una Falconeria storica, dove gente vestita in modo buffo è amica strettissima di un gufo o di un falco pellegrino e vi mostra cose che credevate possibili solo in film anni ottanta tipo Ladyhawke.



9 - Giocare coi trenini





Appassionarsi al mondo del modellismo ferroviario è un’esperienza assai spiacevole se non sei figlio di un miliardario: i volgarmente detti trenini e relativi accessori (alberelli, personcine, stazioni, passaggi a livello) sono uno degli hobby più cari che l’uomo è riuscito a concepire. Se anche voi siete troppo poveri per provarci ma volete almeno saziare i vostri occhi, fate un salto alla Galleria Baumgartner di Mendrisio – esposizione permanente e continuamente aggiornata di trenini e plastici d’ogni epoca. Sbaverete come ragazzini e telefonerete a vostro padre chiedendogli perché non ha fatto il miliardario nella vita.


10 – Vedere cose belle e vere




Ci sono quelli che non possono fare a meno del mare, dei cruciverba al sole e della sabbia nelle scarpe, e quelli a cui non puoi togliere i monti, i pascoli, le cime mute e severe, la fonduta (non ci risulta ci sia la categoria di quelli che non riescono a fare a meno dei laghi o della Pianura Padana). Se la natura vi ha creato per le alture e l’aria rarefatta, potreste chiedere asilo politico alla Svizzera, che, dato il periodo, probabilmente non ve la darà. 
Ciò detto, potete comunque approfittare per tot tempo di meraviglie come la Val Engadina, eccellenza elvetica che vi farà usare espressioni tutte italiane come “ehi, sembra finta” – che denuncia il nostro pregiudizio per cui una cosa bella debba per forza essere un inganno.


Il Concerto



La tappa svizzera del nostro breve tour all'estero avrà luogo al Garage Music (vedi foto, anche se noi non usiamo le chitarre a forma di fulmine) di Castione, un paesino di 1550 abitanti a un centinaio di chilometri da Milano (dato che da lì partiamo, ci piace calcolare le distanze così). Qui trovate il sito del locale, che tra l'altro ospita al suo interno, per ragioni oscure ma comunque appetitose, un ristorante messicano. 
Per le prevendite potete scegliere tra Ticketone o direttamente la pagina dell'evento all'interno del sito del locale. 

Se volete fermarvi a dormire in terra elvetica senza dissanguarvi (il cambio con il franco svizzero non è esattamente vantaggioso, o semplicemente stanno meglio di noi), una buona opzione (sperimentata in tempi non sospetti) è l'ostello di Lugano, che incontrerete sulla strada per il ritorno. 







mercoledì 19 febbraio 2014

DIECI COSE DA FARE GIA' CHE ANDIAMO A BRUXELLES


Non avendo mai avuto occasione di visitare la capitale del frequentemente bistrattato Belgio, abbiamo chiesto a sostenitori, amici e semplici passanti del web, di indicarci uno o più buoni motivi per temporeggiare a Bruxelles - altrimenti citata nella vita d'ogni giorno principalmente per italiche figuracce al Parlamento Europeo o per i celebri cavoletti. 
Quella che segue è una personalissima e discutibilissima selezione dei suddetti consigli, la cui bontà potremo verificare solo in loco tra poco più di un mese.

1. Far la coda per ingrassare





Gli americani chiamano le patatine fritte french fries, proseguendo l'antica moda di dimenticarsi dell'esistenza del Belgio - moda di cui già fu vittima l'ispettore Poirot. Invero è appunto a Bruxelles che nasce e prolifera la patata nella sua forma più cicciona, e paiono tutti concordi nell'eleggere Frit Flagey in Place Flagey come IL posto dove ingurgitarle. Ovviamente dopo aver superato la lentissima coda, che però siamo abituati a fare per cose molto meno gozze.  

2. Farsi di cioccolato



Secondo diversi studi, c'è il rischio che i consumatori di cioccolato passino prima o poi all'eroina - una preoccupazione alla base della defunta legge Fini-Giovanardi. Se siete già sulla buona strada, il Belgio vi darà il colpo finale. La roba tagliata meglio la trovate da Marcolini ma pare i prezzi siano davvero stupefacenti. Viceversa pare che alla fabbrica della Neuhaus (fermata Erasme della metro 5) offrano sample di cioccolato senza nulla chiedere in cambio. Con dei baffi finti da mettere e togliere forse potete fare anche un paio di giri.

www.marcolini.be 
www.neuhauschocolates.com

3. Ascoltare strumenti che non potete suonare



Non ho idea di che tipo di esperienza sia un museo di strumenti musicali per un non-musicista. Probabilmente una noia mortale, la stessa che mi coglierebbe in una mostra di ceramiche antiche. Ciò detto, per chi invece è invischiato oltremodo nella musica vale di certo una visita: la collezione davanti alla quale sbaverete è una delle più prestigiose del mondo (mi dicono che c'è anche un Ondes Martenot, che potete trovare campionato qui) e c'è ovviamente un sistema per ascoltare con le cuffiette o simili il suono di ogni esemplare. Gli accompagnatori disinteressati si godano il palazzo, che par essere uno dei più belli della città, e non rompano le palle.


4. Far felice l'Unesco ma non Colin Farrell



Se vi siete imbattuti nel godibilissimo In Bruges (pellicola del 2008 con un Colin Farrel in ottima forma e alcune ottime dissertazioni su droghe e nani), un'idea ve la sarete già fatta. Altrimenti sappiate che il capoluogo delle Fiandre occidentali è una delle migliori gite fuoriporta che possiate fare da Bruxelles - un gioellino medioevale tutto canali, cigni e casette da sogno. Se anche voi come l'Unesco andate matti per la conservazione ad ogni costo, non fatevela scappare.

5. Aiutare chi ancora vende dischi



Dato che la modernità sta facendo fuori i negozi di dischi uno a uno, come neanche le cabine telefoniche, è giusto proteggere, visitare e sostenere i pochi rimasti. Il baluardo vinilico (e non solo, abbondano anche dvd non musicali e cd) di Bruxelles è il centralissimo The Collector, che pare decisamente più in salute di un qualsiasi vendidischi italiano. Se invece avete venduto l'anima a Spotify continuate a mangiare patatine altrove. 


6. Concedersi un atomo di relax



Anche Bruxelles passò dal temibile fantasma dell'Expo nel 1958, quando per l'occasione fu costruito l'Atomium - edificio che replica la struttura dell'atomo del ferro ingrandito tot miliardi di volte. Doveva durare sei mesi e invece è ancora lì, a ospitare mostre e ristoranti, a offrire viste panoramiche sulla città e molto altro ancora. 
Ai suoi piedi, la MiniEurope, ovvero una riproduzione in scala del continente che di sicuro esalterà i bimbi e tutti quelli che si sentono ancora tali.


7. Mangiare belga, ma non l'insalata



Per una cena seduta e ragionata, è un plebiscito che sia La Fin De Siècle (Rue Des Chartreux 9) il ristorante cui affidarsi - almeno per quelli che badano sia al palato sia al portafoglio. Pietanze locali in porzioni generose, carnazza e patate come se piovesse e un ambiente appetitosamente chiassoso: pare che l'unica alternativa valida siano le mega costolette del concorrente Amadeus (http://www.amadeusspareribrestaurant.be), sul gradino subito sotto del podio. In entrambi i casi, pare che i belgi tramino contro i vegetariani.

8. Guardare macchine che non vi potete permettere



La passione per le automobili è cosa che non mi riguarda (a parte uno scontato innamoramento per la Delorean di Ritorno al Futuro) ma molti, come il mio batterista, potrebbero trovare l'Autoworld di Bruxelles più interessante di una collezione di tele fiamminghe. Oltre trecento macchine che non vi potrete mai permettere, dal prototipo ultramoderno al macchinone anni 30 che ti fa venire in mente i nazisti nei film di Indiana Jones.




9. Bere tutta la birra del mondo



Nel nostro ristretto sondaggio circa quale sia il motivo per cui vale davvero la pena visitare Bruxelles, la birra ha vinto a mani basse. Quella belga è generalmente ben strutturata e parecchio alcolica, ed è spesso associata alla mitica figura dei padri trappisti - un ordine di monaci sparsi sulle colline che probabilmente aveva capito come divertirsi. Non c'è bisogno però di andare a stanarli per farsi spillare una birra come si deve, specie quando in città c'è il Delirium Cafe - birreria che si è meritata il Guinness dei primati per la sua selezione (si parla di oltre 2000 birre) e la menzione di chiunque abbia visitato la capitale belga e non sia astemio dalla nascita.


10. Rendere omaggio al più famoso dei belgi



Nella forse non lunghissima di belgi celebri, spicca su tutti René Magritte - responsabile in gran parte della nostra idea odierna di surrealismo e di un terzo almeno delle copertine di Dylan Dog. C'è chi lo ama alla follia e chi lo trova solo furbo: per entrambe le categorie, una visita al Magritte Museum, inaugurato pochi anni fa, potrebbe essere il modo migliore per dissipare i dubbi o consacrare l'esaltazione. 



Il Concerto



Ci sono Paesi in cui i musicisti, anche quelli "leggeri" che suonano strumenti che vanno attaccati alla corrente, sono tenuti in considerazione e accolti in luoghi e strutture di pregio. E' il caso del Belgio, che ha destinato il Botanique, una delle sue strutture più magnificenti (un lussurioso giardino botanico di fine XVIII secolo) ugualmente a mostre di alto profilo e a concerti di ogni sorta, volume e acconciatura - compreso il nostro. Per la precisione ci trovate mercoledì 9 aprile al Witloof Bar, che ospita una delle sale minori della struttura. 
Le prevendite le trovate qui, tale Galapaghost aprirà al concerto verso le 20, noi a seguire.


Come arrivare

Ryanair e Easyjet come al solito tengono banco per quanto concerne gli spostamenti aerei a prezzi bassi se non bassissimi: Skyscanner parla di una cifra tra i 60 e i 90 euro per un andata e ritorno da Milano o Roma. 
Poco di più per viaggiare con Brussels Airlines mentre se volete fare i signori o avete semplicemente soldi da buttar via potete rivolgervi ovviamente ad Alitalia.

Dove dormire 

Il primo prezzo come al solito è quello degli ostelli, che è una parola brutta solo da noi: la Rete incorona lo Sleep Well, per altro in pieno centro, ma potete trovare una nutrita lista su visitbrussels.de.
Spendendo poco di più, si può trovar riparo in uno dei molti bed and breakfast: qui ne trovate oltre trecento.





mercoledì 12 febbraio 2014

DIECI COSE DA FARE GIA' CHE SEI A BERLINO

Berlino cambia d'abito più velocemente di Britney in Baby One More Time, quindi prendete con le pinze le dritte e le supposte verità che troverete qui sotto, aggiornate a circa sei mesi fa. Anzi, prendetevi tutto il tempo per sbagliare strada o entrare in posti che sembrano il salotto di qualcun'altro - a Berlino è permesso e caldeggiato. I musei, gli spazi espositivi, le statue equestri e i monumenti ovviamente abbondano ma per scoprirli affidatevi a una guida convenzionale o lasciateveli per la terza età, quando avremo tutto il tempo del mondo.

1 – Fare Sport Mentre Bevi Birra


Un colpo a testa, se sbagli esci e ti defili, se la metti continui a girare attorno al tavolo finché non si rimane in tre e si corre come matti rischiando la vita tra le bottiglie e gli spigoli. Gli ultimi due si sfidano ai cinque, quindi lo sconfitto batte due volte con la racchetta sul tavolo e il giro riparte. Le regole non sono scritte e nessuno forse ve le dirà, ma si perpetuano misteriosamente nel tempo grazie a un passaparola da massoni. Le racchette ve le danno al bar per cinque euro di cauzione, i dj (in media validissimi) si ritagliano un tavolino per aggiungere colonna sonora al tutto, completano il quadro un calciobalilla versione ridotta e nessuna insegna a segnalare la presenza vostra e del locale.

P.S. Nei giorni morti della settimana possono capitare veri campioni capaci di ridicolizzarvi con la birra in mano.

www.drpong.net/

2 – Vedere Gente Felice



Il Mauerpark di domenica, specie quando è baciato dal sole e dal vento, somiglia a quella città dei sogni a cui paragoniamo continuamente il posto in cui viviamo. Coppie appena maggiorenni che giocano col figlio bellissimo, un gigantesco mercatino dove mangiare ogni idiozia, comprare polaroid rotte da turchi furbi e portarsi a casa per 10 euro un peluche di Obelix alto un metro e mezzo, mentre a qualche decina di metri un anfiteatro sotto ai resti del vecchio muro è preso d’assalto per un karaoke lo-fi senza impianto e senza Fiorello. Alla decima volta l’utopia incarnata comincia a scemare, spesso perché incominci a incontrare così tanti italiani che non ti fidi più, ma sono solo i tuoi occhi che sono cambiati.

www.mauerparkmarkt.de

3 – Bighellonare Lungo Il Canale di Kreuzberg



Non è un’attrazione nel senso stretto del termine – probabilmente dove vivete ci sono rivi più pittoreschi e evocativi - eppure il canale di Kreuzberg e i suoi dintorni meritano una visita. Vuoi perché la zona pullula di negozi di dischi che si traformano in splendidi baretti senza nome che si trasformano in videonoleggi (a volte i tre esercizi coesistono), vuoi perché da qui transitano gran parte dei giovinastri che stanno cercando fortuna nella capitale tedesca, vuoi perché se noleggiate un kayak (in Burknerstrasse ad esempio) potete viaggiare per mezza Germania del nord grazie a una complessa rete di vie d’acqua – fino a perdervi e finire in un trafiletto della cronaca locale.

4 – Rivalutare il Minigolf



Chi ha un debole per la miniaturizzazione della realtà (trenini, plastici, omini del wrestling, i modelli degli atomi, il lego, il Minitalia), probabilmente subisce il fascino decisamente discreto del minigolf – pseudosport per famiglie e nerd in cui si cerca di dare un senso alla traiettoria di una pallina lungo percorsi dal fondo reso imprevedibile dall’incuria. Chi invece non lo ama lo trova invece semplicemente inutile e palloso. A convincere grandi, piccini e fattoni arriva a Berlino il minigolf fluo, bizzarra struttura indoor che, in ambienti oltre i confini della psichedelia e del buon gusto, vi farà dimenticare i limiti della suddetta disciplina, rintontiti come sarete dall’assalto foto-cromatico dell’ambiente. 
Se ci tenete, prenotate sul sito che c'è la coda.

www.indoor-minigolf-berlin.de/

5 – Atterrare Con lo Skateboard



La capacità di reinventare e riqualificare spazi pubblici, strutture ed edifici, è una delle chiavi della bellezza di Berlino, una bellezza scaturita proprio dalla rinascita più che dall’effettivo maestosità o armonia dei paesaggi. Tempelhof era fino a sei anni fa un aeroporto, ora è un parco gigantesco che ospita orti autogestiti, natura selvaggia, sportivi d’ogni sorta (skateboard con la vela come si dice?) che si allenano sulle piste intatte, festival musicali (come il celebre BerlinFestival) e banali pic-nic. Friedrich metteva i suoi personaggi a riflettere sulle scogliere, voi venite qui a fare pensieri epici e solenni – che ci si può pure sdraiare e quasi sentire la rotondità del mondo. 

6 – Pogare Senza Volerlo



Per chi cerca la Berlino grezza, ruspante e fuori dal tempo, il Cortina Bob è un bunker suggestivo e accogliente. Dato che l’ingresso praticamente vi catapulta davanti al minuscolo palco, entrare durante un concerto hardcore potrebbe costringervi a partecipare a un pogo furioso. Almeno, a me è successo due volte su tre. La terza era capodanno e dentro sembravamo tutti appena usciti dal pogo.

http://cortinabobberlin.de/

7 – Guardare gli Altri Ballare



Per molti maschietti ballare vuol dire non stare fermo in discoteca mentre cerchi di capire come mai sei finito lì, ma esistono anche quelli che sanno danzare sul serio come in Dirty Dancing. La sala di ballo di Auguststrasse è appunto uno di quei posti che ti fa rimpiangere di non essere Patrick Swayze – saloni in cui vorresti volteggiare e farla/o volteggiare. Chi come noi non se lo può permettere può prendersi una birra, visitare le magnificenti stanze al primo piano e soprattutto stare a guardare.

www.spiegelsaal-berlin.de

8 – Godere delle Malefatte di Norbert Witte



Non è chiaro come mai alla nostra generazione piacciano così tanto i posti abbandonati, ma è vero che anche i conigli le carote mica se le sono scelte. Seguite dunque i vostri genomi e lasciatevi rapire dai resti dello Spreepark, luna park abbandonato nel bosco di Treptower. L’erba che si mangia dinosauri, cigni e ottovolanti all’ombra di una ruota panoramica immobile: uno splendore che dobbiamo all’ultimo gestore del parco, Norbert Witte, che dopo averlo fatto fallire, caricò su una nave sei attrazioni e andò in Perù a cercare il bis. Fallito anche il secondo, penso di riempire la giostra "Tappeto Volante" di cocaina e di riportarla in Germania. 160 kg però non sono robetta e qualcuno gli fece tana. Per ammirare il suo primo brillante successo, scendete a Treptower Park e seguite il fiume verso sud. 
I curiosoni e i fotografi possono scavalcare facilmente il recinto e visitarlo in solitaria, ma legalissimo non è.

P.S. Addentrandovi nel bosco potete raggiungere il monumentale memoriale ai caduti della seconda guerra mondiale eretto da Stalin – che può vantare una poderosa statua di 12 metri con soldatorusso+bambinotedesco+svasticaspezzata che in realtà oggi pare semplicemente Berserk.

9 – Farsi Selfie di Classe



L’industria dei documenti è in Italia strettamente legata a quella dei tristissimi gabbiotti che ti forniscono le fotine conformi e a misura, scatti capaci di invecchiarvi di dieci anni, di moltiplicare le occhiaie e in generale di peggiorare il peggiorabile. Nella capitale tedesca invece gli ormai celebri Photoautomaat – disseminati a casaccio nei quartieri chiave – vi immortalano in uno splendido bianco&nero da pellicola che nessun Photoshop o telefonino potrà mai eguagliare. Sul passaporto rimarrà la vostra faccia gonfia e spenta di un martedì mattina di novembre, ma nel taschino potrete sfoggiarvi in versione vintage all’occorrenza.

P.S. Non sono tutti uguali, come l’analogico vuole, e se andate in quello di Kotbusser Tor avrete un piacevole giallino a impreziosire il ritratto.


10 – Fare Serata



La fama delle discoteche di Berlino è assolutamente giustificata: anche se la cassa in quarti più osé con cui avete mai avuto a che fare è quella del Gioca Jouer, non potete lasciare la città senza aver visitato uno dei molti templi della musica elettronica. La Notredame del suo settore è l'arcinoto Berghain, ma il Tresor - un dedalo di dungeon che scende giù fino al centro della terra - ha ancora molto da dire. Seguono altre mille opzioni, specie il venerdì e il sabato, quando palazzi nelle immediate periferie vengono occupati per maratone di tunz-tunz con tanto di stanze con materassi per riprendersi e ripartire. Diversamente da casa nostra, anche nelle situazioni più estreme le regole sono scrupolosamente rispettate - come i cocktail fatti coi misurini. I club più esclusivi vi escluderanno solo se siete molto ubriachi o se arrivate troppo tardi. Per essere sicuri o quasi di entrare basta arrivare per tempo, ovvero tra mezzanotte e le due, dato che l'afflusso più consistente è attorno alle tre di notte.

www.berghain.de
http://tresorberlin.com/


INFORMAZIONI UTILISSIME


Il Concerto



Se vi affidassero la gestione del ristorante cinese di Indiana Jones e il Tempio Maledetto cambiereste qualcosa dell'arredamento? Ovviamente no, e altrettanto hanno fatto quelli del White Trash Fast Food - eredi di un fastoso locale dominato da dragoni e acquari. Il menu e la programmazione invece poco hanno a che fare con l'oriente: generose portate a base di hamburger, fondute, burritos e quant'altro capaci di saziare un camionista del New Mexico, mentre incastonata nell'arredo suona una band di San Francisco. 
Ma non è finita: scendendo nelle segrete del locale, vi ritroverete in un'involontaria cambusa coi soffitti bassi, un bar imprigionato dalle sbarre, un serissimo studio di tatuatori e se, capitate lì domenica 13 aprile, noialtri sul palco.

www.whitetrashfastfood.com


Le Prevendite

Chi è partito dalla nostra storta penisola per trovare fortuna nella capitale tedesca ha da qualche tempo un buon alleato in loco - il Mitte, quotidiano berlinese per italofoni incredibilmente ben fatto, ricco di info su cosa succede e cosa è successo in città, guide ai quartieri e semplice attualità. Proprio il Mitte è il responsabile del nostro ritorno in terra tedesca (nel 2011 fu un manipolo di eroici fan a traghettarci lassù), quindi non stupitevi se per le prevendite dovete far capo a una testata giornalistica.
L'indirizzo dove trovare prezzi e istruzioni è 
11 euro in prevendita tramite bonifico (se avete un conto online ci mettete due secondi), 13 euro alla porta con possibilità di prenotare (tramite voucher da consegnare al locale entro una cert'ora del giorno del concerto) - ma ancora una volta occhio che la capienza della suddetta cambusa non supera le 250 persone.


Mangiare Dormire Resistere



Mangiare fuori costa molto ma molto meno che in buona parte della nostra penisola e potete scegliere tra cucine d’ogni dove. Se siete coi soldi contati e lo stomaco sul punto di guerra, affidatevi alle numerose pollerie turche (con 5 euro mezzo pollo, riso, patatine, insalata e coperto) sparse per la città, ai generosissimi e prelibati kebab (celebre quello di Rosenthaler Platz ma attorno a Hermannplatz c’è anche di meglio), ai ristoranti vietnamiti se amate il verdurame o a mangimi più tipicamente crucchi come gli spatzle di Spatzle Express (Wiener Strasse 11) o lo stinco salmistrato di Zum Shcusterjungen di Danziger Strasse.



I beveraggi, alcolici e analcolici, sono disponibili a qualsiasi ora in ogni spatkauf, negozietti sempre aperti o quasi con sigarette, biscotti, giornali, scatolame. Vera specialità della città è però il Club Mate, bevanda ambrata dal sapore di sigaretta capace di tenervi attivi come formiche senza farvi diventare grassi e melensi come foche al caramello (ogni riferimento ad altre bevande energizzanti è assolutamente voluto).

Gli ostelli a Berlino abbondano e, a pochi passi dal locale, potete trovare rifugio all'East Seven o al Wombat. Se cercate qualcosa di non comune potete invece affidarvi all'Eastern Comfort, che galleggia sulla Sprea e offre letti a partire da 19 euro a persona. Le camere e gli appartamenti (in media bellissimi) in affitto su Airbnb rimangono il miglior modo per vivere la città e probabilmente vi faranno spendere ancora a meno, ma valgono la pena per un soggiorno di almeno due notti.

Come Arrivare

Berlino è collegata all'Italia dalle più note compagnie low cost, come Ryanair (66 euro partendo il 13 e tornando due giorni più tardi) o Easyjet, ma potete rivolgervi anche a compagnie come Airberlin, che vi permette anche di infilare una borsa nella pancia dell'aereo. I due aeroporti, Tegel e Schonefeld, sono servitissimi dai mezzi - anche nel cuore della notte. Per informazioni sui trasporti locali consultate www.bvg.de, che dissiperà ogni vostro dubbio.