Ai giornali servono le facce.
Per dieci pagine di pubblicità vendute,ce ne devono essere quindici di facce.
Il dominio della faccia è così clamoroso che il primo vero richiamo attrattivo delle riviste con le foto di paparazzi è quello di vedere finalmente i corpi, le schiene, le ginocchia, i piedi - non più solo le facce.
E i corpi sono spesso umani, terribili.
Come il corpo di Briatore - un panzone coi capelli bianchi che potrebbe tranquillamente essere il tuo tabaccaio.
Eppure la faccia di Briatore funziona.
Anche se tutti sanno come imperfettamente prosegua sotto.
Perchè.
Perchè nessuno si ricorda una sola frase, un gesto, una parola,
un'azione di Briatore: ma tutti se lo ricordano con al fianco incredibili e indiscutibili figone.
Come dire che la faccia di Briatore, prima di piacere, è già piaciuta.
Questa è la sua forza: aver già dimostrato di funzionare, prima di essere messa sul giornale.
Cosicché, una volta che te la trovi davanti, pensi questa faccia funziona - che sembra un giudizio, e invece è solo un assenso.
I molti soldi che di certo ha non responsabili della sua popolarità se non per l'investimento iniziale - ossia l'aver di fianco le figone.
D'altra parte, chi altri si potrebbe mai proporre?
Chi altro sarebbe così indiscutibilmente adatto per stare su una copertina?
Indiscutibilmente, perché il vero effetto che fa Briatore è di rendere inutile ogni discussione.
La gente non aspetta altro che il non dover più discutere.
I giornali e chi ci mette la pubblicità non chiedono altro che la
gente smetta di discutere.
3 commenti:
Appoggio in pieno l'intervento. Aggiungendo un proiettile nella fronte di Briatore.
E a proposito di testi e dei loro significati, vi allego questa mia piccola creazione.
Continuate così!
http://tommasovalsecchi.blogspot.com/2008/10/la-mia-giornata-che-tace.html
ma nenache la compagna vorrei di briatore...
Credo che nessuno vorrebbe la compagnia di Briatore. Quello che la gente vuole è ciò che lui rappresenta. La gente che gioca al superenalottodelcazzo e magari non arriva a fine mese credo ne sia l'esempio lampante.
Ed è gente che, come ha giustamente detto Fede, non vuole (ed in molti casi non ne ha le capacità, sempre più spesso, purtroppo) più discutere e mettersi in discussione.
Basta loro sognare di essere qualcun altro. A questo proprosito trovo sia perfetta una citazione da una stupenda canzone degli Otto Ohm (spero di non incombere in una punizione ministrica... :-) ):
...e paghiamo per sentirci
uguali a qualcuno che non ci assomiglia mai...
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