Anche questa volta
mi dovrai difendere
dagli sguardi della gente
perché non ha più senso
sentirsi diverso
o provare ad assomigliare a tutti
le colpe sono colpi da schivare
mentre giù nella trincea
non sai nemmeno a chi puntare
da quanto tempo ormai sappiamo che non fa per noi
chissà che fine farà la nostra città
Noi saliremo sopra gli alberi
e sputeremo in testa a chi si avvicinerà
e guarderemo da lontano le guerre
che incendieranno la nostra città
Noi saliremo sopra agli alberi
ma così in alto che nessuno se ne accorgerà
e guarderemo da lontano il cielo cadere
sulla nostra città
Anche questa volta ci dovremo arrendere
ai discorsi della gente
lanciamo come bombe i nostri cuori all'orizzonte
per tenerci lontano dagli scontri
ma tanto ce n'è sempre uno di troppo
che ci sveglia ogni mattina e ci addormenta la sera
da quanto tempo ormai sappiamo che non fa per noi
Noi saliremo sopra gli alberi
e sputeremo in testa a chi si avvicinerà
e guarderemo da lontano le guerre
che incendieranno la nostra città
Noi saliremo sopra agli alberi
ma così in alto che nessuno se ne accorgerà
e guarderemo da lontano il cielo cadere
sulla nostra città
E getteremo le divise a terra
e bruceremo la bandiera bianca
e guarderemo da lontano le guerre
che incendieranno la nostra città
noi saliremo sopra gli alberi
ma così in alto che nessuno se ne accorgerà
e guardaremo da lontano le guerre
che incendieranno la nostra città
(di Davide Luigi Alessandro Autelitano)
4 commenti:
"Che uno l’ha scritto Divi e ho capito di chi parlava solo in una notte molto difficile"
quindi è proprio questo!
l'ho già commentato su fb dopo il primo ascolto... e lo ribadisco dopo aver letto il testo... mi ricorda un sacco "Il barone rampante" di Calvino... e mi piace un sacco...
a me invece l'immagine di alberi e fuoco sulla città in lontananza ricorda tanto la fine di Fahrenheit 451 di Bradbury…cmq davvero molto bella, complimentoni al Divi!
o da.. comprate un altro nome se te va!
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