mercoledì 26 febbraio 2014

DIECI COSE DA FARE GIA' CHE SEI IN SVIZZERA

Gli elementi condivisi (lingua, cultura, inni, odii, pregiudizi) che hanno tenuto insieme le nazioni europee per secoli, rendendole fiere e orgogliose dei loro vizi e delle loro virtù, non hanno a conti fatti portato grandi risultati, quanto più grandi guerre. 
La Svizzera ha rinunciato alla passione e alla furia dei popoli molto tempo fa, stando lontana dai conflitti (è paese neutrale dalla fine del 1600), tenendo insieme idiomi diversi e tradizioni diverse, ospitando filosofi, scienziati e artisti (la lista è lunga ed eccellente) in fuga dalle idiozie dei loro Paesi d'origine. 
Nel frattempo (o forse in parte, in conseguenza di tutto ciò), è diventata uno dei paesi più prosperosi del mondo - attirando ricconi d'ogni dove e alimentando così ulteriormente le antipatie dei Paesi vicini.
Se vi interessa scoprire il loro modo di intendere la nazione e la comunità, oltre che le valli e i prodotti tipici, passateci un po' di tempo. 
A noi è capitato per casi della vita e ci ha insegnato molte cose, oltre che suggerire una buona manciata di canzoni. 
Se invece ci capitate per il nostro concerto o per bieco ma ugualmente sano turismo, fatevi ispirare dalle nostre dieci-cose-da-fare-già-che-siete-lì, una delle quali non avremo mai il coraggio di fare.




1 – Creare un buco nero





La Gelmini crede sia un tunnel tra la Svizzera e l’Abruzzo (tra l’altro Chieti di targa fa CH, quindi è comprensibile l’errore), ma in realtà il CERN non si è mai spostato da Meyrin, vicino a Ginevra. Fondato nel 1954 e destinato alla ricerca nucleare per fini nobili (poi di solito nel film arriva il cattivo e addio fini nobili), il CERN è un laboratorio dove scienziati d’ogni dove fanno scontrare particelle con nomi che a scuola non ci hanno mai detto (tipo gli adroni) a velocità orrende in tunnel sotterranei che appunto non sbucano in Abruzzo (il più grande, detto Large Hadron Collider, lo potete percorrere su Google Street View cliccando qui). 
Nel tempo libero poi, inventano cose tipo il World Wide Web (ovvero www, la rete su cui passiamo la maggior parte delle nostre giornate), che inizialmente era un modo per comunicare tra chi lavorava a diversi esperimenti interni al CERN.  
Sul sito, che ha una grafica tipo Tron, potete scoprire come visitarlo.


2 - Mettervi in posa come Freddie Mercury



Quando ti innamori della musica da piccolo, hai bisogno di un Virgilio, di un maestro da seguire bendato fino all’adolescenza almeno – quando incontri altri come te e scopri altri mille mondi e mille maestri. Il mio lo scelsi a 9 anni circa, si chiamava Freddie Mercury ed era morto da una settimana. Imparai tutto di lui e nelle foto di famiglia facevo le sue pose invece di guardare in camera e sorridere. Quando scoprii che gli avevano dedicato una statua in Svizzera a Montreux – paesino dove passò buona parte dei suoi ultimi anni – capii che avevo scelto davvero un grande maestro e adottai la posa della statua in tutte le foto di famiglia seguenti.



3. Buttarvi da una diga come James Bond



Il bungee jumping è una bizzarra attività in cui un uomo si fida oltremodo di una corda e si lancia nel vuoto per fermarsi a tanto così dalla morte e tornar su come una palla rimbalzina. O almeno questa è la definizione di uno che stava per vomitare sul vascello del Luna Park dell’Idroscalo, quindi prendetela con le pinze. 
Può darsi infatti che facciate cose del genere ogni weekend di bel tempo: in tal caso non potete perdervi la cosiddetta Verzasca Dam (seguite per Gordola), diga da far venire le vertigini anche in jpeg e sito per il bungee jumping tra i più celebri al mondo. Merito anche della controfigura di Pierce Brosnan che in Goldeneye si è tuffata al posto mio, placidamente seduto sul divano a rimpiangere Sean Connery. Se volete farvi un’idea senza rivedervi il film, trovate su youtube una miriade di filmati zarrissimi (tipo questo) di gente che lo fa al posto vostro.


4 - Scalare i monti in treno



Tra i mezzi di locomozione che l’umanità ci ha proposto negli anni – l’ultimo è uno strano skate snodabile che fa incazzare chi già non sapeva usare quello vecchio – il treno si è sempre distinto come uno dei più razionali e godibili. Eccezion fatta per i regionali di Trenitalia, il treno non prevede sacchetti per il vomito, permette di leggere, godersi il paesaggio, dormicchiare e attaccare bottone. 
Il Trenino Rosso del Bernina è la dimostrazione che potremmo fare treni ovunque e farli pure carini: questo in particolare fa da Tirano a St.Moritz inerpicandosi su fino a 2253 metri e offrendo panorami da brivido e discussioni di fisica del tipo “come fa a non cadere giù?”.



5. Imparare qualcosa dalle cascate



A ben guardare, le cascate non esistono - sono semplicemente molta acqua che si sposta da un punto più alto a un punto più basso, la stessa acqua che cento metri più avanti cessa di essere fonte di meraviglia. Probabilmente ci appare bello tutto ciò di cui dobbiamo avere paura (in questo caso, tanta acqua che cade tutta insieme) e che possiamo osservare senza rischiare la pelle: la tesi, tutt’altro che inedita, la potete confermare al sicuro davanti alle Cascate del Reno, riadattamento per il mercato europeo delle Cascate del Niagara, con 25 metri di salto e più di 120 di estensione. 
Per arrivarci puntate verso la città di Sciaffusa e una volta lì chiedete a un passante.


6. Far le cose in piccolo



In ciascuna di queste miniguide è stata segnalata un’attrazione dedicata ai lillipuziani e ai suoi simpatizzanti. Non è da meno la Svizzera che, pur piccolina, ha deciso di riprodursi in formato ulteriormente ridotto all’interno di un bel parco sulle sponde del lago di Lugano. Curioso è il fatto che la minisvizzera sia tenuta benissimo mentre il nostro corrispettivo, ovvero Minitalia vicino a Milano, cada a pezzi. Anzi, a ben guardare, è tutt’altro che curioso.



7 – Andare per castelli




Il fascino dei castelli gode di alterna fortuna: chi ha un passato da metallaro o seguace di Harry Potter spesso li porta nel cuore, mentre non ho mai sentito di fan dei Sex Pistols interessati all’articolo – se non per pisciarci sulle mura. Se torri e passi levatoi vi solleticano la fantasia, a pochi passi dalla location del concerto, si erge il castello di Sasso Corbaro, fortezza sforzesca che offre una splendida vista e una ben recensita osteria. 
Non è comunque il solo di Bellinzona, che offre anche Castelgrande e la fortezza di Montebello – che starebbero ugualmente bene su una copertina dei Blind Guardian.


8 – Farsi amica un'aquila



La falconeria è sostanzialmente un tipo di caccia praticato da 4000 anni almeno, basata sul fatto che riesci a fare amicizia con un’aquila che potrebbe staccarti gli occhi in pochi secondi, e le insegni ad andare in giro a uccidere altri uccelli – cosa che comunque farebbe anche per conto suo. Ci sono posti nel mondo in cui la tradizione viene portata avanti con successo e rispetto – uno di queste è appunto la Svizzera – e usata per risolvere problemi ambientali in modo naturale (come far brutto ai piccioni quando serve). 
A Locarno si può visitare una Falconeria storica, dove gente vestita in modo buffo è amica strettissima di un gufo o di un falco pellegrino e vi mostra cose che credevate possibili solo in film anni ottanta tipo Ladyhawke.



9 - Giocare coi trenini





Appassionarsi al mondo del modellismo ferroviario è un’esperienza assai spiacevole se non sei figlio di un miliardario: i volgarmente detti trenini e relativi accessori (alberelli, personcine, stazioni, passaggi a livello) sono uno degli hobby più cari che l’uomo è riuscito a concepire. Se anche voi siete troppo poveri per provarci ma volete almeno saziare i vostri occhi, fate un salto alla Galleria Baumgartner di Mendrisio – esposizione permanente e continuamente aggiornata di trenini e plastici d’ogni epoca. Sbaverete come ragazzini e telefonerete a vostro padre chiedendogli perché non ha fatto il miliardario nella vita.


10 – Vedere cose belle e vere




Ci sono quelli che non possono fare a meno del mare, dei cruciverba al sole e della sabbia nelle scarpe, e quelli a cui non puoi togliere i monti, i pascoli, le cime mute e severe, la fonduta (non ci risulta ci sia la categoria di quelli che non riescono a fare a meno dei laghi o della Pianura Padana). Se la natura vi ha creato per le alture e l’aria rarefatta, potreste chiedere asilo politico alla Svizzera, che, dato il periodo, probabilmente non ve la darà. 
Ciò detto, potete comunque approfittare per tot tempo di meraviglie come la Val Engadina, eccellenza elvetica che vi farà usare espressioni tutte italiane come “ehi, sembra finta” – che denuncia il nostro pregiudizio per cui una cosa bella debba per forza essere un inganno.


Il Concerto



La tappa svizzera del nostro breve tour all'estero avrà luogo al Garage Music (vedi foto, anche se noi non usiamo le chitarre a forma di fulmine) di Castione, un paesino di 1550 abitanti a un centinaio di chilometri da Milano (dato che da lì partiamo, ci piace calcolare le distanze così). Qui trovate il sito del locale, che tra l'altro ospita al suo interno, per ragioni oscure ma comunque appetitose, un ristorante messicano. 
Per le prevendite potete scegliere tra Ticketone o direttamente la pagina dell'evento all'interno del sito del locale. 

Se volete fermarvi a dormire in terra elvetica senza dissanguarvi (il cambio con il franco svizzero non è esattamente vantaggioso, o semplicemente stanno meglio di noi), una buona opzione (sperimentata in tempi non sospetti) è l'ostello di Lugano, che incontrerete sulla strada per il ritorno. 







4 commenti:

Anonimo ha detto...

Grandi! mi piacciono molto le vostre guide, non me ne perdo una!

Anonimo ha detto...

a me la vostra musica non piace per niente, però le guide sì

Streghis ha detto...

Giusto per vostra info...
Ho scritto al ristorante più di un mese fa e mi han detto che han chiuso...
Dove potremo cibarci prima del vostro concerto?
Avete idee o suggerimenti?
A sabato!!!!!

Anonimo ha detto...

No