mercoledì 5 novembre 2008

Il nostro Obama

Nella notte del trionfo di Obama - capace di avere la meglio addirittura su Alfredo McCain, uno dei barili per aringhe più carismatici del mondo - rischiamo di perdere di vista l'ugualmente importante nomina del nuovo assessore alla cultura di Milano.
Il vento è cambiato.
E' finita l'era dei writer invitati a merenda a Palazzo Reale, sono finiti gli Sgarbi quotidiani alla nostra sete di sapere.
Letizia ha scelto e la scelta di letizia ci riempie.
Finazzer Flory è il suo nome.
E anche se non sembra un nome, ma una marca di copriwater molto chic, saprà entrarci nel cuore - come quello di Obama è entrato nel cuore di milioni di americani.
Torna la cultura, insomma.
Quella vera: quella che si veste con la maglietta elastica nera a collo alto, quella con il teschio in una mano e Shakespeare nell'altra, la cultura fatta guardando l'orizzonte dalle scogliere, la cultura dai capelli brizzolati.
Una cultura che non ha paura di affrontare il problema writer: se sapete trovarmi un'artista vero tra questi imbrattatori, gli faccio dipingere pure casa mia - è stata una delle prime uscite del nuovo beneamato assessore.
Finny caro, non vediamo l'ora.
Di entrarti in casa.

Finazzer Flory lug 08_pv