martedì 30 settembre 2008

Imparare a mentire.

Ho incominciato a fumare per avere sulle mani l'odore di sigaretta che mia madre aveva sulle sue quando mi rimboccava le coperte?
Mia madre mi ha sempre detto devi scrivere, scrivi un libro.
Mille madri lo dicono a mille figli.
Cosa importa cosa c'è dentro, quello sai fare.
Fare?
Cosa c'entra il fare? Io la vedo la gente che fa, che salva, che pulisce, che monta.
Peggio ancora, ecco il nobilotto in libera uscita che scopre gli spazzini e si sente confuso.
Quindi - dici - scrivo: più onesto.
Lo faccio perché l'ha detto la mamma?
Assolutamente no, assolutamente no (probabilmente sì, probabilmente).
Scrivi, impara a mentire.
Da piccolo recitavo le guide tv, elencavo palinsesti come fossero canti dell'Iliade.
Pranzi di Natale, cenoni di Capodanno: tutti stupiti e felici della timidezza che mi mancava. Farà il presentatore, farà il presentatore.
Ma sbagliavano: perché il presentatore si fa da parte, a malapena si presenta.
Altrove si cerchino i narcisi.
Sai che novità, che siano i pennaioli.
Eppure tutti a scusarsi, di leggere poco.
Ho poco tempo, mi piacerebbe poter, bisognerebbe di più.
Meglio ancora: prima di andare a letto, come le preghiere.
E il romanzo che dura giusto un'estate, perché solo le preghiere ti salvano quando scegli di passarla sotto il sole come una lucertola.
Leggi, impara a mentirti.
Leggi di chi ricorda tutto - di chi racconta primi amori, marachelle, timore di essersela fatta addosso, leggi di bimbi che scoprono il mondo, che toccano, annusano, che ci spiegano quanto come perché eravamo buoni.
Io non ricordo nulla. Ma se serve, farò finta di ricordare.
E così da qualche parte uomini e donne sprecano aggettivi come acqua corrente quando ci si lava i denti.
E la pioggia che sorprende e la brioche che rimembra.
Piove e tutti si siedono alla finestra pensando che ci debba essere qualcosa da dire (o che non si debba dire nulla, che è fondamentalmente lo stesso).
Altri si siedono un po' più lontano e si chiedono come mai l'acqua dal cielo, i più soli stanno a letto e leggono sproloqui di altri davanti ad altre finestre.
Bè, ma qualcosa si dovrà pur fare quando piove.
Bagnarsi.
E togliere la roba stesa, tanto per cominciare.


CharlieBrownlookingupatrainJPG

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bisogna anche chiudere le finestre...

marsela ha detto...

..altrimenti, se vivi in mansarda, ti si allaga la camera da letto e ti affoga il gatto...

l'intervistatrice ha detto...

QUESTO è IL MIO BLOG PREFERITO. . NON C'è UN TEMPO PER MENTIRSI. . QUANDO LO FAI...è SEMPRE IL TEMPO UTILE .. .TALVOLTA QUEL RACCONTARSELA TI TIENE A GALLA TRA TANTA PIOGGIA...DI SE MA BO ...E MILLE CAZZATE. . .